sabato 9 marzo 2013

L'enigma dell'etichetta


Vestire l'elegante ed essenziale figura della bottiglia di vino.
Un gran problema!

Già da sola deve apparire preziosa e ricca. Al sol vederla, dovrà riportare alla mente immagini di momenti intimi e conviviali e predisporre i sensi a condividere le gioie della tavola.

Come raccontare il contenuto di una bottiglia solo con un'immagine, senza togliere il tappo?
Come far assaggiare agli occhi un pò di quel profumo che è pronto a esplodere e travolgere i sapori della cucina, ma che giace ancora prigioniero della capsula?

Quello che descriviamo in queste righe come un gioco è in realtà un impegnativo esercizio di stile dove anche i professionisti più creativi possono far figuruccia.

Provate a immaginare di dover risolvere questo enigma che soprattutto in questo periodo dell'anno aggroviglia moltissime menti di chi lavora nel settore del vino, visto che manca solo poco più di un mese al gran gala del Vinitaly 2013, quando la singola bottiglia di vino da etichettare verrà esposta e celebrata in mezzo ad altre centinaia provenienti da tutta Italia.


Progettare in 20 centimetri quadrati l'idea che si vuole evocare "al di fuori della bottiglia" per raccontare tutto il lavoro della vigna e della cantina...

dando anche risalto alla zona di origine del prodotto...

senza trascurare che gli elementi da inserire dovranno essere universalmente intellegibili per poter essere apprezzati da chiunque...

pur seguendo comunque la tradizione iconografica costruita intorno al vino in modo da mantenere una visione classica e nobile dell'oggetto...

facendo anche sfoggio di elementi accattivanti per sottolineare l'unicità del suo carattere...

tutto questo senza rischiare di scimmiottare idee già adottate da altre aziende.

20 centimetri quadrati possono sembrare pochi per contenere tutte queste caratteristiche. Tuttavia le possibilità per esprimere tutto questo possono essere infinite. E un'etichetta può diventare davvero una piccola finestra da dove "far uscire" il vino dalla bottiglia!


Dress up the elegant and simple shape of the bottle of wine.
A big problem!

Must appear precious and rich even on its own. Even seeing it, will bring to mind images of intimate and friendly moments and provide senses to share the joys of the table.

How to tell the contents of a bottle with only an image, without removing the cap?
How to make to the eyes a little taste of that perfume that is ready to explode and overwhelm the flavors of the kitchen, but still stay prisoner of the capsule?

What we describe in these lines as a game is actually a challenging exercise in style where even the most creative professionals can make fool.

Just imagine having to solve this puzzle that, especially at this time of year, tangle the minds of those who work in the wine sector, since there is only a little over a month at the Vinitaly 2013, when the single bottle of labeled wine will be exhibited and celebrated in the middle of hundreds of others from all over Italy.

Design in 20 cm2 the idea that you want to evoke "outside the bottle" to tell all the work in the vineyard and winery...

also giving prominence to the area of ​​origin of the product ...

without forgetting that the elements to be inserted must be universally intelligible to be appreciated by anyone ... 

while still following the iconographic tradition built around the wine in order to maintain a vision of classical and noble object ...

also making a display of eye-catching elements to emphasize the uniqueness of his character ... 

all this without the risk of parroting ideas already adopted by other winery. 

20 cm2 may seem short to contain all of these features. However, the possibility to express all of this can be endless. And a single label can really get a small window where "let go out" wine by the bottle!

2 commenti:

Maurizio ha detto...

il bello è che ognuno ha un'idea personale dell'etichetta; ogni Paese ha una linea di tendenza diversa dello stile delle etichette; ogni tipologia di vendita presente delle problematiche diverse. E chi deve produrre una bottiglia dovrebbe far coincidere tutti questi problemi. Non è facile! Anzi, se in in azienda o famiglia si mettono insieme due persone le opinioni diventano come minimo quattro ed ognuno ha la sua idea. Più persone si coinvolgono nella scelta di un'etichetta e le idee e le opinioni crescono in modo esponenziale. A un certo punto la decisione deve essere presa da una sola persona e sperare che la decisione coincida con il gusto del cliente. su L'ENIGMA DELL'ETICHETTA

Alessandro ha detto...

Infatti...domenica pomeriggio passata a comporre etichette su Photoshop :)